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Giuseppe Rossi è uno dei più grandi rimpianti del nostro calcio. L’ex attaccante azzurro in carriera ha fatto le fortune della Fiorentina e non solo, ma i suoi ricorrenti infortuni ne hanno influenzato in maniera determinante il rendimento. In poche parole povere, il suo talento è stato direttamente proporzionale alla sua sfortuna. Giuseppe è tornato a parlare della sua carriera in un’intervista in cui ha toccato diversi temi: «Barcellona? Ci sono andato molto vicino. Dopo il Villarreal Guardiola mi voleva per formare il tridente con Messi e Villa. Il contratto era già pronto, poi non sono riusciti a trovare l'accordo con il Villarreal».
Dopo la proposta dei blaugrana arrivò quella della Juventus: «Ho fatto una chiacchierata con Conte. Dopo Del Piero volevano che ci fossi io, era un'offerta che non potevo rifiutare. Sono andato dal Villarreal con la proposta della Juve: a livello economico era molto più alta rispetto a quello che prendevo ed erano disposti a pagare 30 milioni di euro, 28 più due di bonus. Era tutto fatto, solamente che durante quel mese era già stato ceduto Santi Cazorla e non volevano vendere tutti i migliori». Infine, sui suoi numerosi infortuni: «Sono stati momenti duri: mi sentivo solo perché il calcio è un mondo strano, che vedo un po' finto, perché quando le cose vanno bene ti stanno tutti attorno. Poi quando hai qualche infortunio, come i miei,». Infine, sui suoi numerosi infortuni: «Sono stati momenti duri: mi sentivo solo perché il calcio è un mondo strano, che vedo un po' finto, perché quando le cose vanno bene ti stanno tutti attorno. Poi quando hai qualche infortunio, come i miei, non ti guardano in faccia».
GettyGiuseppe Rossi